“Nonostante il Tar del Friuli Venezia Giulia abbia già rigettato il ricorso da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro il bando presentato dalla regione per il sostegno alle attività economiche con sede nel territorio di riferimento, la stessa AGCM è intervenuta nuovamente impugnando il bando presentato dalla Regione Siciliana destinato al sostegno di cinema, teatri e parchi acquatici aventi sede in Sicilia, bloccando di fatto l’erogazione delle somme già impegnate a seguito della pubblicazione della graduatoria finale”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale di Italia Viva e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Appare evidentemente inaccettabile che un ente statale, nato per tutelare imprese e cittadini, intervenga in questo difficilissimo momento storico per applicare un rigido protocollo ormai del tutto inadeguato – spiega l’On. Cafeo – bloccando a un passo dall’erogazione risorse importanti per i comparti economici che più di tutti hanno sofferto durante questa pandemia”.
“Il paradosso è ancora più incredibile se pensiamo che proprio lo stato da una parte, tramite continui decreti impegna risorse non indifferenti per il sostegno dell’economia – prosegue ancora Cafeo – e dall’altra mediante enti pubblici nati per altri scopi impedisce la fruizione di contributi che, a ridosso delle aperture estive, darebbero una boccata d’ossigeno agli imprenditori già fortemente indebitati”.
“Tra l’altro, la Regione Siciliana era già disponibile, impegnando risorse residuali, a pubblicare un ulteriore bando destinato anche ai soggetti che pur non avendo la sede in Sicilia avessero comunque attività operanti nell’Isola, sanando di fatto anche l’appunto originale dell’AGCM – continua l’On. Cafeo – ma è evidente che nello scontro tra il dritto a continuare ad esistere delle aziende e quello di tutelare la concorrenza, l’AGCM ha inteso far prevalere il secondo, rischiando di ottenere come effetto ultimo la fine definitiva della concorrenza, a causa proprio della chiusura delle aziende”.
“Resta infine da stigmatizzare l’atteggiamento comunque pavido della Regione Siciliana che, nonostante avesse dalla sua un importante precedente di giurisprudenza peraltro molto recente, ha preferito bloccare comunque l’erogazione di queste risorse dopo l’azione di AGCM – conclude l’On. Cafeo – abbandonando così le aziende in crisi; auspichiamo da parte del governo un’assunzione di responsabilità che superi questo impasse ma se necessario siamo disposti a trattare l’argomento in Aula, dimostrando così ancora una volta che il nostro posto è sempre accanto alle imprese e ai cittadini”.