“La chiusura del reparto di Medicina dell’ospedale di Lentini e la riduzione dei posti letti, scesi a 5, nel reparto di Chirurgia dell’ospedale di Avola lasciano scoperta l’assistenza sanitaria siracusana per i pazienti no Covid19”.
È la denuncia del parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, dopo la decisione di sacrificare reparti così importanti per liberare dei posti legati all’emergenza sanitaria.
“Qui ci sono in gioco le vite delle persone – spiega l’On. Giovanni Cafeo – e non si può certo sperare che fino a quando non cesserà l’emergenza Covid19, non debba accadere nulla di grave. Va ricordato che l’ospedale di Avola serve una vastissima utenza che resterebbe fortemente penalizzata dalla riduzione di un servizio essenziale, in grado di decidere, in certi casi, della sopravvivenza o meno dei pazienti”.
Il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, spiega che lo sfoltimento di Chirurgia ad Avola ed il taglio di Medicina a Lentini “sono motivate dalla circostanza di trasferire gli infermieri di questi reparti al centro Covid del Trigona di Noto”.
Il deputato regionale della Lega ha incontrato stamane il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra.
“La direzione generale dell’Asp di Siracusa – conclude l’On. Cafeo – nelle prossime settimane chiederà alla Regione di ampliare il personale infermieristico nelle strutture sanitarie del Siracusano. Sosterrò questa richiesta perché non è possibile continuare in queste condizioni, la coperta è troppo corta, la vita e l’assistenza dei cittadini del nostro territorio va rispettata e tutelata”.
“Le code per i tamponi hanno svelato la penuria dell’organico alle Asp, serve immediatamente stabilizzare i precari della sanità”. Lo afferma il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, in merito ai disagi per l’utenza che sta affollando le strutture pubbliche per i test sul Covid19.
“Le code di auto, da Palermo a Siracusa – spiega l’On. Cafeo – le abbiamo viste tutte e ci raccontano, ancora una volta, di un sistema sanitario che, messo sotto stress, presenta molte lacune. Sia chiaro, lo sforzo profuso dal personale attualmente in forza alle Asp è straordinario ma, in questo momento, è come pensare di sconfiggere un gigante con le fionde”.
Il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, ha anche raccolto alcune testimonianze di chi ancora attende risposte dall’Asp dopo aver scoperto la positività con i tamponi rapidi.
“Ci sono persone – continua Cafeo – che attendono da giorni la comunicazione delle Asp per eseguire i tamponi molecolari, allungando più del dovuto i tempi. In questo modo si bloccano intere famiglie, visto che la presunta positività di uno dei componenti, attraverso il test rapido, incide sugli altri conviventi, costretti a mettersi in isolamento. Alcuni di quest’ultimi, addirittura, devono prendersi le ferie dalle aziende per stare in quarantena.
“La Regione deve pensare immediatamente ad infoltire il suo organico – conclude l’On. Cafeo – perché il collasso del sistema sanitario sarebbe la naturale conseguenza”.
“L’intimidazione ai carabinieri è un gesto vile che va condannato ma occorre una risposta esemplare da parte dello Stato”.
Lo ha detto il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, in merito all’incendio appiccato nella serata di ieri davanti all’ingresso della caserma della Compagnia dei carabinieri di Noto.
“Ai carabinieri va tutta la mia solidarietà – dice Cafeo – quanto accaduto è inaccettabile, soprattutto se come emerge il gesto è riconducibile alla svolta investigativa sull’omicidio di un 17enne di Noto”.
“Lo Stato ha la necessità di intervenire con durezza, proprio a Noto, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una escalation di conflitti a fuoco preoccupanti. È giunto il momento di dare maggiori risorse a tutte le forze dell’ordine, il territorio va protetto” conclude il parlamentare regionale della Lega.
“Riaprire la Guardia medica di Pachino che è ormai chiusa da mesi per evitare che accadano tragedie annunciate”.
Lo afferma il deputato regionale, Giovanni Cafeo, in merito alla situazione sanitaria nel Comune della zona sud del Siracusano. La Guardia medica, rimasta chiusa in estate, per mancanza di dottori, era stata riaperta nella coda estiva, salvo poi essere nuovamente chiusa per lo stesso motivo.
“La direzione dell’Asp – dice il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – nei giorni scorsi si è impegnata, nel corso di un incontro con il sindaco di Pachino, a reclutare personale ma il tempo delle parole è ormai finito. E’ necessario che l’assessorato regionale alla Salute si interessi della vicenda perché ci sono delle responsabilità che vanno assunte, qui ci va di mezzo la vita delle persone e non è certo un gioco quello a cui stiamo assistendo”.
L’On. Cafeo spiega che il peso dell’assistenza sanitaria grava su Portopalo.
“Per fortuna è operativa la Guardia medica di Portopalo che dista pochi chilometri da Pachino. La domanda che pongo all’assessore regionale alla Sanità è: può una piccola struttura supportare l’utenza di 2 Comuni? Non sarebbe meglio prendere provvedimenti ed evitare che possano accadere fatti drammatici?”.
Il parlamentare regionale della Lega torna con insistenza a chiedere di rinforzare l’organico della sanità siciliana. “In una mia recente interrogazione – conclude Cafeo – ho chiesto la stabilizzazione dei precari della sanità assunti durante l’emergenza sanitaria”.
“Stabilizzare i precari della sanità assunti durante l’emergenza sanitaria”. È la richiesta rivolta, con un’interrogazione parlamentare, dal deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, al presidente della Regione siciliana e all’assessore regionale alla Sanità.
Lo scoppio della pandemia ha messo sotto stress la sanità siciliana che ha reclutato personale, medico ed amministrativo per far fronte alle nuove esigenze sia legate alla prevenzione del virus, tra cui la campagna di vaccinazione e il rilascio del Green pass, sia all’assistenza ai malati.
“Il lavoro svolto da queste persone, che hanno acquisito delle professionalità – dice Cafeo – è diventato cruciale per la lotta al Covid19 soprattutto perché il sistema sanitario presenta delle carenze di organico sotto gli occhi di tutti. Occorre, dunque, trovare una soluzione che consenta di non disperdere queste risorse fondamentali”.
Il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, sollecita nell’immediato l’allungamento dei contratti che sono in scadenza. “In attesa di individuare una soluzione definitiva per i precari, è indispensabile procedere – continua Cafeo – ad allungare il periodo di permanenza di queste professionalità al fine di non trovarci scoperti, considerata la precarietà di risorse a disposizione della sanità siciliana”.
Inoltre, il parlamentare Ars della Lega spinge l’amministrazione regionale a chiedere al Governo nazionale l’adozione di provvedimenti mirati alla stabilizzazione dei precari della sanità.
“È fondamentale – conclude Cafeo – che il Governo regionale si rivolga al Governo nazionale per sollecitare l’adozione di provvedimenti che consentano l’impiego e l’inserimento del personale precario di tutte le professionalità coinvolte, a copertura dei vuoti d’organico di aziende ed enti del servizio sanitario, evitando la dispersione delle professionalità stesse e riconoscendo il prezioso servizio prestato a beneficio dell’intera comunità”.
“Il desiderio di occupare a tutti i costi poltrone che spinge la sinistra e il M5S a fare scelte spesso inadatte e fuori contesto non può essere ulteriore motivo per danneggiare il nostro territorio”.
Lo dichiara il parlamentare regionale della Lega Giovanni Cafeo, a proposito dell’ipotesi di nomina di Attilio Montalto alla presidenza dell’autorità portuale di Augusta e Catania.
“Pur non avendo nulla di personale nei confronti di Montalto, la scelta del ministro Giovannini confermerebbe la tendenza a ritenere la posizione di presidente dell’autorità portuale più come un ruolo burocratico che strategico, avallando l’ipotesi di una gestione attuale dell’ente impeccabile, efficiente e priva di opacità – spiega Cafeo – cosa che evidentemente non corrisponde al vero”.
“Il rischio – prosegue il parlamentare regionale della Lega – è quello di vedere conclamato così il disinteresse nazionale verso un’infrastruttura che andrebbe invece tutelata e valorizzata per diventare il cardine dello sviluppo economico dell’Isola”.
“Se proprio ci tengono ad occupare l’ennesima poltrona – conclude l’On. Cafeo – che venga almeno effettuata una scelta di competenza, legata ad una visione prospettica e soprattutto programmatica, in grado di rilanciare al meglio, anche in ottica di nuovi investimenti, la portualità della Sicilia Orientale”.
“C’è un asse politico tra l’assessore regionale Mimmo Turano ed il sindaco di Priolo Pippo Gianni dietro la riforma dell’Irsap che consegna le chiavi dell’Ias al Comune di Priolo”.
Lo afferma il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, a proposito della recente riforma dell’Irsap approvata dall’Assemblea regionale siciliana che cambia gli assetti gestionali del depuratore Ias (Industria acqua siracusana), la struttura che tratta i reflui dei Comuni di Priolo, Melilli e Siracusa ed i fanghi provenienti dalla zona industriale.
“L’attenzione non va focalizzata sulla riforma nel suo complesso quanto nella precisa strategia politica dell’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, che ha creato un corridoio preferenziale con il sindaco di Priolo”.
“Basta andare a vedere la composizione del Consiglio di amministrazione dell’Ias, avvenuta molto prima della riforma appena votata, in cui, il presidente Patrizia Brundo, ed i due consiglieri, Pippo Sorbello e Milena Contento, sono una diretta espressione politica del primo cittadino di Priolo. Questi incarichi rientrano nelle quote di rappresentanza della Regione, per il 65 per cento, per cui non occorrono grandi capacità di ingegno per testimoniare l’esistenza di quest’asse politica”.
Il deputato regionale della Lega sottolinea il rischio di uno sbilanciamento degli equilibri gestionali verso la parte pubblica e dunque della politica a scapito delle aziende della zona industriale.
“La preoccupazione – chiarisce il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo – è che una gestione prepotente da parte del pubblico possa mettere fortemente a rischio il futuro della zona industriale. Va detto, comunque, che, nonostante la riforma, per cambiare lo Statuto dell’Ias occorre una intesa con le imprese private, che hanno una quota di rappresentanza nel depuratore”.
Il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, preannuncia l’invio di una lettera riservata al presidente della Regione, Nello Musumeci.
“La scelta compiuta dalla Regione, nella persona dell’assessore Turano – deve essere chiara a tutti, per questo ho già scritto una lettera riservata al presidente della Regione, Nello Musumeci, perché sia informato di quanto sta accadendo attorno alla gestione dell’Ias e di quello che potrà accedere. Ognuno dovrà assumersi le sue responsabilità”.
“Tanti auguri alla nuova giunta di Siracusa che svela l’asse tra gli avvocati Pierpaolo Coppa e Francesco Favi e l’esponente del Pd Gaetano Cutrufo”. Lo afferma il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, in merito al varo della nuova giunta comunale di Siracusa presentata stamane dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, nel salone Paolo Borsellino di Palazzo Vermexio. Sono 5 i neo assessori che si aggiungono ai 4 già presenti nella squadra del primo cittadino.
“L’augurio – dice il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo – è che il sindaco e la nuova amministrazione lavorino nell’interesse della città, mettendo da parte quegli stucchevoli balletti legati all’assegnazione degli assessorati rimasti scoperti”.
“Di certo, le scelte operate dal sindaco di Siracusa – aggiunge Cafeo – fanno emergere l’influenza degli avvocati Pierpaolo Coppa, attuale vicesindaco, e Francesco Favi, componente del Consiglio nazionale forense, considerato che tra gli assessori appena nominati c’è un altro avvocato, collega di studio”.
“Allo stesso tempo, in questa amministrazione riveste un peso politico non indifferente Gaetano Cutrufo, componente della segreteria regionale del Pd che ha avuto, nella nuova giunta, una sua forte rappresentanza con ben due assessori”.
“Nonostante le sollecitazioni avute già lo scorso settembre da parte della Lega Nazionale Dilettanti, lo stadio Nicola De Simone versa in stato di abbandono e rischia di perdere entro l’anno l’omologazione”.
Lo afferma il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, in merito all’esito dei test di omologazione svolti dai tecnici della LND che hanno avuto risultati non certo lusinghieri.
“La relazione dei tecnici puntualizza in modo dettagliato gli interventi necessari da realizzare entro la fine del 2021 per ripristinare la piena funzionalità del campo di gioco – spiega l’On. Cafeo – si tratta di opere necessarie ma di certo non faraoniche, il minimo indispensabile per garantire al calcio aretuseo un luogo degno di ospitare le grandi emozioni vissute da una tifoseria suo malgrado stoica ma sempre appassionata”.
“La deroga per l’utilizzo della struttura scadrà improrogabilmente il 31 dicembre 2021 – conclude l’On. Cafeo – questo significa che a pochi giorni dalla scadenza, ancora nulla è stato fatto da parte di chi dovrebbe tutelare e garantire lo sport in città e cioè il Comune di Siracusa, con il rischio di regalare per Natale ai tifosi la sgradita possibilità di giocare in trasferta anche le partite sulla carta in casa”.
“Il Parco degli Iblei, così come concepito, rischia di ingessare il territorio, bloccare per sempre la ripresa economica oltre ad ostacolare le Zes”.
Lo afferma il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, in merito al dibattito sulla realizzazione del Parco nazionale degli Iblei che comprenderebbe una vastissima area della Sicilia orientale, tra cui le province di Siracusa, Catania e Ragusa.
“Il modo con cui si sta affrontando il tema – spiega il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – è sbagliato non solo nel metodo, perché non tutti gli attori interessati, tra cui i sindaci, sono stati chiamati ad esprimere un parere, ma anche nell’approccio, assolutamente superficiale, in quanto si parte da posizioni ideologiche. Ci sono i sindaci della zona montana del Siracusano che non sono stati invitati a partecipare a tavoli di confronto, probabilmente perché hanno manifestato le loro perplessità”.
L’On. Giovanni Cafeo paventa inoltre un rischio forte per l’economia del territorio, in quanto la perimetrazione dell’area prevista per il Parco degli Iblei ricade nella stessa porzione indicata come Zes, le zone economiche speciali, all’interno delle quali le imprese già operative o di nuovo insediamento potranno beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative.
Le Zes individuate nel territorio della provincia di Siracusa si estendono per oltre 700 ettari e sono suddivise tra i comuni di Augusta, Avola, Carlentini, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Pachino, Palazzolo Acreide, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa e Solarino.
“Se il Parco degli Iblei fosse istituito così come è adesso ipotizzato – conclude il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – in che modo le aziende potrebbero beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge? Gli investimenti andrebbero in fumo ed allo stesso tempo manderemmo a monte tutti gli sforzi compiuti per attirare capitali, e dunque, lavoro nel nostro territorio. In un territorio ingessato, le imprese esistenti traslocherebbero e quelle che vorrebbero investire volgerebbero lo sguardo altrove”.
“Nessun medico anestesista dell’ospedale di Lentini si trasferirà in un’altra struttura se non arriveranno dei sostituti”. Lo afferma il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, al termine dell’incontro con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, dopo la notizia delle dimissioni di sei medici anestesisti dell’ospedale di Lentini, vincitori di concorso al San Marco di Catania.
Il trasferimento dei medici rischierebbe, infatti, di togliere risorse importanti alle sale operatorie con conseguenze drammatiche per l’utenza del territorio.
“Ho avuto ampie rassicurazioni dall’assessore Razza – dice il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – sull’arrivo nel Siracusano di 16 medici, tra anestesisti e rianimatori: 12 stanno per prendere servizio, per gli altri se ne riparlerà entro la fine dell’anno”.
Il parlamentare regionale della Lega afferma che si tratta solo di un piccolo passo ma denuncia una strategia politica volta a depotenziare la sanità siracusana per favorire quella della vicina Catania.
“Abbiamo evitato, con la vicenda dei medici anestesisti, uno scippo alla sanità del territorio siracusano – commenta ancora l’On. Cafeo – per questo manterremmo la guardia alta. La posizione individuata per l’ospedale San Marco, praticamente al confine con la zona nord del Siracusano, può essere letta come una scelta concorrenziale contro il vicino ospedale di Lentini. Si tratta di 2 strutture situate a breve distanza l’una dall’altra, che servono quasi lo stesso bacino di utenza e va precisato che l’ospedale di Lentini venne realizzato molto prima. Per cui – prosegue Cafeo – le dimissioni di sei medici anestesisti, vincitori di concorso proprio al San Marco rappresentano più che una stranezza, per questo ribadisco che la difesa del nostro territorio sarà totale”.
Il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, nel corso dell’incontro con l’assessore alla Salute, ha affrontato anche il tema dei contratti a tempo determinato all’Asp di Siracusa, ritenuti troppo brevi per attirare candidati. “La brevità di questi contratti, della durata di 3 mesi – conclude Cafeo – scoraggia i possibili candidati, attratti da altre province. L’assessore Razza si è impegnato ad allungare i contratti almeno ad un anno”.
“Pronti allo scontro se il Governo regionale non provvederà a rendere efficiente la sanità siracusana”. È il monito lanciato dal parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, dopo l’incontro avuto con l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, in merito alle criticità della sanità nel Siracusano, a cominciare dalla carenza dei posti letto per pazienti no Covid19.
“Di recente – spiega il deputato Ars della Lega, Giovanni Cafeo – l’Asp di Siracusa, dopo le pressioni che ho esercitato insieme al personale del Pronto soccorso di Siracusa, ha provveduto a liberare 24 posti letto ma non sono affatto sufficienti per l’utenza del territorio. Ho spiegato all’assessore alla Salute di sbloccare la situazione delle cliniche private convenzionate che potrebbero consentire di incrementare, in relazione ai posti letto, l’offerta sanitaria”.
Il parlamentare regionale della Lega ha anche affrontato il tema dello stop al budget per le strutture private deciso dal Governo regionale dal primo gennaio 2020.
“Rivedere gli eccessi di spesa – spiega l’On. Giovanni Cafeo – è una strada giusta, quello che non è ammissibile è l’incertezza da parte del Governo regionale sulle risorse che devono essere destinate alle strutture convenzionate che rappresentano un pezzo importante della sanità siciliana. Ce ne sono tantissime virtuose che contribuiscono in modo determinante alla cura dei pazienti e a queste che bisogna guardare, non penalizzarle bloccando tutto”.
“Mi sembra di tutta evidenza quali sono le problematiche della sanità ed allo stesso tempo le soluzioni per risolverle. Spetta adesso al Governo regionale decidere cosa fare. Noi abbiamo già scelto di stare dalla parte del territorio, per cui ognuno ne tragga le giuste conseguenze” conclude il deputato regionale della Lega.
“L’assessore Razza ha dichiarato pubblicamente che la stabilizzazione dei precari covid negli ospedali in Sicilia è soltanto una <<balla>>, si tratta evidentemente di parole irresponsabili, pronunciate tra l’altro da chi è stato nominato per fare gli interessi dei siciliani e non cercare di demolirne i diritti”.
Lo dichiara il parlamentare regionale della Lega Giovanni Cafeo.
“La stabilizzazione dei precari, oltre ad essere quanto mai opportuna nell’ottica della gestione di una pandemia verso la quale non ci sono previsioni a lungo termine, non è una concessione ma è prevista nella legge di stabilità nazionale presentata al Parlamento; se l’assessore Razza intende disattendere la norma o peggio è venuto a conoscenza di elementi che la rendano inapplicabile lo faccia immediatamente presente; in alternativa torni ad occuparsi della sua importante rubrica – conclude Cafeo – visto che il lavoro da fare, purtroppo, non manca”.
Un tavolo permanente in Prefettura con tutti i sindaci e la deputazione siracusana all’Ars per quantificare l’entità dei danni, chiedere i risarcimenti e pianificare una strategia per evitare altri disastri causati dal maltempo.
È la proposta del parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, che si è rivolto al Prefetto di Siracusa per un incontro capace di mettere al centro l’interesse esclusivo del territorio di Siracusa.
“La Regione dovrà chiedere – dice Cafeo – lo stato di calamità ma in attesa dei risarcimenti del Governo nazionale, occorre che l’amministrazione Musumeci invii subito delle risorse. La Protezione civile regionale ha assicurato che ne arriveranno nell’immediato ma naturalmente non basteranno”.
“Serve, però, una strategia – prosegue l’On. Cafeo – per questo ho già chiesto al prefetto di organizzare un incontro tra i 21 sindaci del Siracusa e la deputazione regionale per mettere nero su bianco, in modo analitico, i danni subiti nei nostri Comuni senza dimenticare le strade, comunali, provinciali e statali, dove si sono registrati smottamenti e frane. Lo scopo è di elaborare un’unica e concreta proposta per i ristori da presentare al tavolo del Governo regionale”.
“Del resto, ci sono in discussione – dice ancora il parlamentare regionale della Lega – le variazioni al Bilancio regionale e questa rappresenta un’occasione storica per presentarci uniti e far arrivare a tutto il nostro territorio le somme necessarie per riparare i danni e ripartire”.
Il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, ritiene che il tavolo in Prefettura debba trattare non solo degli interventi urgenti per cucire le ferite del territorio ma occuparsi di quel che occorre per evitare delle nuove catastrofi.
“Tutte le amministrazioni locali – continua l’On. Giovanni Cafeo – devono indicare quali sono le criticità del proprio territorio, se sono stati presentati dei progetti per prevenire il rischio idrologico e quali di questi non sono stati ancora finanziati. È necessario comprendere, nel dettaglio, la situazione del nostro territorio così da intervenire in modo chirurgico. Tanto per fare un esempio: se ci sono zone particolarmente vulnerabili non bisogna rilasciare licenze edilizie. Per fare questo, è necessario che il territorio si mostri coeso, al netto delle appartenenze politiche”.
“Il mio invito alla collaborazione va, dunque, ai sindaci ed al resto della deputazione siracusana – conclude Cafeo – a loro dico che la difesa del territorio viene prima di qualsiasi altra problematica”.
“Per garantire il diritto alla salute ai cittadini di Siracusa, è necessario al più presto sbloccare l’utilizzo dei posti privati in convenzione, conteggiati nelle statistiche ufficiali ma attualmente inaccessibili”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Le sacrosante proteste degli operatori del Pronto Soccorso di Siracusa hanno portato ad un primo parziale successo – spiega l’On. Cafeo – con la disponibilità di ulteriori 24 posti letto ordinari all’ospedale Umberto I, ma si tratta soltanto di un primo passo verso la normalizzazione di un sistema sanitario messo in crisi dalla pandemia di Covid ma che adesso deve trovare forze e risorse per ripartire”.
“I 14 posti di medicina interna uniti ai 10 di geriatria potranno alleggerire il carico sopportato dal Pronto Soccorso, ma non rappresentano la soluzione del problema – prosegue Cafeo – per questo abbiamo preparato un ordine del giorno per far revocare la sospensione di utilizzo dei posti letto nelle cliniche private per completamento del budget, al fine di ripristinare il diritto alla salute che spetta, anche se non sembrerebbe, anche ai cittadini del territorio di Siracusa”.
“Come già ampiamente chiarito, quello della salute pubblica è un tema trasversale legato al territorio e alla qualità della vita dei cittadini – conclude l’On. Cafeo – per il quale ci batteremo senza sosta e soprattutto senza guardare al colore politico di chi vorrà sostenere questa giusta battaglia”.
“Se il governo regionale ritiene di aver fatto il <<compitino>> preparando la formale richiesta di riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa per poi lasciar correre gli eventi sappia che si sbaglia di grosso, perché in ballo c’è la tenuta sociale di un intero territorio”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive, commentando l’incontro avvenuto ieri alla Camera di Commercio di Siracusa alla presenza del presidente Musumeci e degli assessori regionali Turano e Baglieri.
“Dopo la sottoscrizione del protocollo, la richiesta del riconoscimento di area di crisi industriale complessa per il polo petrolchimico di Siracusa è certamente un ulteriore passo avanti, ma è chiaro che il governo regionale non può sottrarsi al confronto con il MISE vista la nostra peculiare situazione – spiega l’On. Cafeo – che vede la dichiarazione di crisi non come conseguenza di uno smantellamento degli impianti ma al contrario con l’obiettivo di un rilancio e una ripartenza in chiave sostenibile e di transizione”.
“La transizione energetica tuttavia è un processo che necessita dei suoi tempi e soprattutto di investimenti adeguati a sostegno delle imprese che hanno scelto di investire in Sicilia – continua l’On. Cafeo – questo significa che lo stato deve sostenere concretamente la transizione energetica nel settore petrolifero e che il Governo regionale si deve assumere le proprio responsabilità, facendosi portavoce del territorio a Roma e coinvolgendo il mondo produttivo e gli ambientalisti”.
“Si può e si deve fare di più – ribadisce l’On. Cafeo – perché salvare il petrolchimico significa salvare posti di lavoro, aumentare la produttività delle aziende e conseguentemente gli investimenti per la transizione e la modernizzazione degli impianti, migliorando anche la qualità della vita dei cittadini”.
“Se il governo regionale si intesta questa battaglia saremo tutti al suo fianco, indipendentemente dal colore politico perché l’obiettivo è restituire al territorio una prospettiva di sviluppo futuro – conclude l’On. Cafeo – la dichiarazione di crisi complessa da sola non basta, è necessaria una posizione politica forte che può prendere solo il presidente della regione”.
“Il sovraffollamento del Pronto soccorso di Siracusa, per cui gli infermieri e gli operatori sanitari hanno protestato stamane, è figlio delle scelte del Governo regionale che ha ridotto il numero dei posti letto”.
Lo dichiara il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, in relazione alla manifestazione inscenata stamane davanti all’ingresso dell’ospedale di Siracusa degli infermieri e degli operatori sanitari che denunciano condizioni difficili all’interno del Pronto soccorso dove si registrano tempo di attesa lunghi per l’utenza, capaci di causare pericolosi assembramenti con evidenti rischi per la diffusione del contagio da Covid19.
“Questa mattina ho aderito con convinzione alla protesta degli infermieri e degli operatori del Pronto Soccorso di Siracusa verso i quali è dovuto, oltre alla gratitudine per il loro grande lavoro, anche il necessario rispetto da parte delle istituzioni regionali”.
“La pandemia di Covid ha rivoluzionato l’intero comparto sanitario in tutta Italia – ricorda Cafeo – ma a Siracusa in particolare la Regione Siciliana ha deciso di dedicare la maggioranza dei posti letto pubblici proprio ai malati di Covid, delegando alle strutture private convenzionate il resto delle degenze”.
Il deputato regionale della Lega denuncia la scelta dell’assessorato regionale alla Salute di causare il crollo dell’offerta dei posti letto con la conseguenza di affollare il Pronto soccorso.
“Nonostante il conteggio ufficiale dei posti letto disponibili in provincia tenga conto delle strutture private, una recente circolare dell’assessorato alla Salute ha disposto l’impossibilità di trasferimento dei cittadini ricoverati per motivi di budget – prosegue Cafeo – causando un pericoloso sovraffollamento concentrato proprio nelle sale del pronto soccorso di Siracusa, con picchi anche di 60 persone ricoverate simultaneamente”.
Il parlamentare regionale della Lega ha annunciato una interrogazione parlamentare al Presidente della Regione ed all’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza.
“Si tratta come è evidente di una situazione inaccettabile nonché pericolosa, sia per i pazienti sia per lo stesso personale sanitario – continua Cafeo – ma che mette in evidenza ancora una volta come la sanità siracusana sia ben lontana dall’essere una priorità per questo governo, evidentemente concentrato a mantenere elevati standard nella vicina Catania”.
“Presenterò domani stesso un’interrogazione parlamentare all’assessore Razza e al presidente Musumeci – conclude l’On. Cafeo – per far capire che su queste tematiche non esiste maggioranza e opposizione ma soltanto le esigenze di un territorio e dei suoi cittadini che devono avere la giusta priorità”.
“Il Frecciabianca è un treno obsoleto che impiega addirittura qualche minuto in più rispetto agli altri già esistenti e lenti in Sicilia”.
Lo afferma il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, che critica l’enfasi dietro l’inaugurazione del Frecciabianca.
“Si tratta di un contentino riservato ai viaggiatori siciliani da parte di Trenitalia – spiega l’On. Cafeo – con l’avallo e la soddisfazione di alcuni parlamentari e membri del Governo, evidentemente abituati ad essere felici con poco”.
Per il parlamentare regionale della Lega “il teatrino sui treni Frecciabianca che in queste ultime ore sta interessando le ferrovie siciliane è quanto di più umiliante possa esserci per un popolo che, dal punto di vista dei trasporti, è ancora fermo a più di 50 anni fa”.
“La verità è che ai siciliani non piace essere presi in giro così platealmente – continua Cafeo – specie sul fronte delle infrastrutture, un nervo scoperto che invece di essere affrontato seriamente, continua ad avere un approccio superficiale e di basse aspettative, come a dire che questo passa il convento e non conviene lamentarsi più di tanto”.
“Invece è arrivato proprio il momento di lamentarsi e di battere i pugni sul tavolo se necessario, specie alla vigilia del più grande investimento pubblico dai tempi del Piano Marshall – prosegue l’On. Cafeo – perché se qualcuno ritiene un successo ottenere per la Sicilia i treni scartati dal resto d’Italia, evidentemente non ha ben chiari i criteri che identificano un obiettivo raggiunto rispetto a un pannicello caldo offerto per calmare momentaneamente le acque”.
“In questo contesto diventa secondaria anche la polemica sul mancato inserimento di Siracusa quale capolinea del <<nuovo>> Frecciabianca – conclude l’On. Cafeo – anche perché se si fosse inserito il capoluogo aretuseo, i tempi delle tratte sarebbero con tutta probabilità tornati a quelli dei binari a scartamento ridotto, trasformando così un finto successo mal camuffato in un’autentica magra figura”.
“I sindaci pensino a rivedere i piani paesaggistici altrimenti il declino economico e sociale sarà inarrestabile”.
Lo afferma il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, raccogliendo l’allarme lanciato dall’Ance Siracusa sul blocco del settore edilizio paralizzato da vincoli che non tengono conto di costruzioni a zero impatto ambientale.
“La conseguenza – dice Cafeo – sarà la perdita di investitori e risorse in grado di rilanciare un territorio che necessita di crescita e lavoro”.
“È evidente che sotto la scure del piano paesaggistico siano già caduti milioni di euro di potenziali investimenti – ricorda Cafeo – fatti fuggire grazie alla pervicacia di chi fraintende la necessaria tutela del territorio con il suo sfruttamento, peraltro già ampiamente avvenuto a Siracusa negli anni 70”.
“Diversamente da allora però, oggi esistono norme già molto stringenti ma soprattutto numerose possibilità di costruire rispettando l’ambiente e i tre pilastri della sostenibilità, ossia quella sociale ed economica oltre a quella ambientale, senza la necessità di imballare un territorio – prosegue l’On. Cafeo – fino ad arrivare alla paradossale situazione in cui persino gli interventi di ammodernamento e potenziamento dei porti oggi vengono negati, favorendo così quelli dei territori circostanti”.
“Quella di Ance e degli imprenditori siracusani non è una battaglia per una cementificazione ormai impossibile, ma semmai è l’ultimo, disperato tentativo di salvare la città da un declino socio-economico inarrestabile – conclude l’On. Cafeo – per questo chiedo ai sindaci di attivarsi per promuovere la revisione del piano paesaggistico, includendo nel confronto che auspico maturo e senza preconcetti le forze attive e le associazioni ambientaliste del nostro territorio”.
Fondazione Cariplo, attraverso questo bando, intende valorizzare il contributo della cultura al benessere delle persone e allo sviluppo locale, supportando il rilancio del settore tramite il ripensamento dei modelli di domanda e offerta culturale.
Gli obiettivi specifici del bando possono essere sintetizzati come segue:
promuovere nuove forme di partecipazione alla vita culturale e di rigenerazione delle identità locali, con una particolare attenzione alle fasce di popolazione con minori opportunità;
sostenere la capacità degli operatori culturali di ripensare le proprie modalità di funzionamento e di organizzazione dell’offerta in un’ottica di sviluppo sostenibile dei territori e delle comunità.
I destinatari del bando sono le organizzazioni non profit di natura privata che presentino, tra le finalità principali del proprio Statuto, la gestione di attività e/o beni culturali e che vantino, almeno negli ultimi 2 anni, un’attività di tipo professionale, regolare e non episodica.
Per tutti i dettagli e le informazioni potete scaricare il bando attraverso il seguente link: bando-per-la-cultura-2021.
“Sospendere il pagamento delle imposte per i territori della Sicilia orientale flagellati dal ciclone Apollo”.
Lo afferma l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive che si rivolgerà al Governo nazionale per ottenere l’esenzione del pagamento delle tasse oltre ai risarcimenti per i danni subiti dai Comuni e dalle aziende duramente colpite da quel che è una calamità naturale e non un semplice maltempo.
“È fondamentale che il Consiglio dei ministri – dice il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo – dopo la dichiarazione dello stato di calamità provveda a disporre la sospensione dei tributi. Il problema è che tra ricezione delle richieste di ristori, elaborazione delle domande ed infine erogazione delle somme passerà un buon margine di tempo”.
Il deputato regionale della Lega paventa un tracollo di una fetta importante della produzione siciliana costretta più a pensare a reperire soldi per le imposte piuttosto che a rimettersi in piedi dopo il disastro naturale.
“La conseguenza sarà che ci saranno aziende – dice Cafeo – impossibilitate a produrre o costrette a farlo a scartamento ridotto per via dei danni arrecati dal ciclone e questo avrà evidenti ricadute sui profitti e sui salari dei dipendenti. E con la spada di Damocle delle tasse che pende sulle teste degli imprenditori, il futuro appare scritto”.
“Il rischio default per le nostre imprese – conclude Cafeo – perché costrette a pagare le imposte, in attesa di ricevere i ristori, è altissimo. Lo Stato passerebbe come lo sceriffo di Nottingham che pur di incassare i balzelli è disposto a far patire le fame agli abitanti del villaggio”.
“I disastri causati dall’ondata di maltempo, per via del ciclone Apollo, vanno immediatamente riparati al fine di evitare un altro tracollo economico per il territorio siracusano”
Lo afferma l’On. Giovanni Cafeo, deputato regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive che chiede al Governo regionale di allargare la fascia dei Comuni per cui nei giorni scorsi è stato proclamato lo stato di emergenza, al fine di ottenere i risarcimenti statali a seguito dei nubifragi avvenuti tra il 5 ed il 26 ottobre.
“Sono 9 i Comuni – spiega Giovanni Cafeo – che sono stati inseriti e cioè Augusta, Carlentini, Ferla, Lentini, Siracusa, Francofonte, Melilli, Solarino e Sortino, ma il ciclone Apollo ha creato disastri in tutto il territorio, per cui serve ampliare la platea dei Comuni”.
“Ad essere penalizzate sono state certamente le aziende, già flagellate nel periodo della pandemia – prosegue l’On. Cafeo – ci sono imprese agricole con campi totalmente allagati, aziende del terziario con locali pieni d’acqua, ditte commerciali paralizzate dalle infiltrazioni”.
Il maltempo ha poi causato il crollo dei collegamenti provinciali, tagliando in più tronconi il territorio. “Le strade della zona montana – continua Cafeo – sono impraticabili, per non parlare dei tratti autostradali interrotti, tra cui quello della Siracusa-Catania, all’altezza di Cava Sorciaro ed Augusta; inoltre anche Contrada Targia, arteria che lega Siracusa alla zona industriale, è rimasta allagata”.
“Un territorio non può crescere se non è dotato di una rete infrastrutturale adeguata, in questo modo saremo tagliati fuori da tutto, altro che ripresa economica – conclude l’On. Cafeo – dare immediato aiuto ai Comuni ed alle imprese è imprescindibile”.
“Ho appreso da Antonio Galioto, segretario provinciale dell’UGL Siracusa che ringrazio, di una sospensione dalle attività disposta dalla regione per i lavoratori forestali a 101 e a 78 giorni, con la possibilità di includere prossimamente anche i lavoratori a 151 giorni, a causa della mancanza di fondi; si tratta evidentemente di una situazione grave che deve essere risolta nel più breve tempo possibile”.
A renderlo noto è l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Il rischio, evidenziato anche dalla componente sindacale, è quello di non riuscire a chiudere le giornate di lavoro previste dal contratto – spiega Cafeo – ma soprattutto di lasciare il patrimonio boschivo siciliano senza la necessaria manutenzione autunnale, propedeutica ai successivi interventi che a ridosso della stagione calda dovrebbero servire ad evitare i soliti devastanti incendi”.
“Per questo motivo ho già incontrato il dirigente generale del Dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, il dottor Mario Candore, a cui ho chiesto attenzione sulla vicenda ma soprattutto rassicurazioni sul futuro dei forestali – conclude l’On. Cafeo – e dal quale ho ricevuto ampie garanzie rispetto ad un immediato intervento che servirà a far completare con tranquillità le giornate di lavoro previste a tutti i forestali”.
“Siracusa appare oggi una città letteralmente in ostaggio, stretta tra la morsa delle battaglie ideali e delle ripicche politiche, con in mezzo però i problemi e le necessità dei cittadini che si vedono scippare, ogni volta, opportunità di sviluppo e di lavoro proprio in un ambito, quello della valorizzazione turistica, dove invece da anni si predica bene ma si razzola malissimo”.
Ad intervenire è l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“L’ultimo esempio riguarda l’incredibile vicenda del resort di Ognina, verso il quale il comune di Siracusa ha avuto nel tempo un atteggiamento sempre favorevole, anche per tutte le iniziative di riqualificazione ad esso collegate – spiega Cafeo – per una zona che, oggettivamente, ad oggi risulta di fatto abbandonata a sé stessa”.
“È bastata però un’uscita politica di una delle liste rappresentate in giunta per cambiare atteggiamento e ritrovare quella pavidità che nel tempo non ha fatto altro che danneggiare la città – continua l’On. Cafeo – in grado in questi anni di rispedire al mittente centinaia di milioni di euro di investimenti previsti sul territorio, un vero record in negativo per cui qualcuno dovrebbe rispondere”.
“La capacità di fare scappare chi vuole investire sul territorio è una dote che nessuno ci invidia e che in un contesto preoccupante e incerto come quello attuale nessuno può permettersi – prosegue Cafeo – l’impegno delle istituzioni, ad ogni livello, dovrebbe essere al contrario quello di spendersi a favore di chi decide di scommettere su Siracusa, trovando soluzioni condivise ad eventuali problemi, nel pieno rispetto delle disposizioni di legge”.
“Purtroppo però, registriamo ancora una volta un’occasione persa, anche grazie alle paradossali posizioni contrarie di chi, direttamente o indirettamente, ha contribuito negli anni alla cementificazione spesso irregolare di una costa meravigliosa – conclude l’On. Cafeo – esclusa da progetti di riqualificazione proprio a causa di atteggiamenti ideologici e pregiudiziali”.
“Gli assessori Armao e Scilla passino dal lamento alla proposta in modo da trovare una soluzione per finanziare i progetti per l’agricoltura del Pnnr bocciati dal Governo nazionale”.
Lo ha detto l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III commissione ARS Attività Produttive che critica il Governo regionale per il mancato coinvolgimento dei partiti e della stessa commissione.
“La commissione non può essere coinvolta quando la frittata è stata fatta. Se c’erano, come oggi si denuncia, problemi sui criteri o di qualsiasi altra natura, la commissione e di conseguenza tutti i partiti avrebbero dovuto essere coinvolti prima” dice Cafeo.
Il parlamentare regionale della Lega bacchetta il Governo più preoccupato delle nomine che dei progetti.
“Riguardo ai Consorzi di bonifica, oltre alle evidenti carenze più volte denunciate non capisco come si sono deliberati dei nuovi dirigenti e non si è pensato a prepararsi per i progetti. Abbiamo chiesto di visionare progetti perché, a prescindere dall’esclusione, abbiamo la sensazione che si sono rispolverati progetti datati del secolo scorso senza adeguarli alle nuove esigenze pur di presentarli”.
“È opportuno adesso rimboccarsi le maniche e guardare avanti, provando a salvare il salvabile a cominciare dai progetti fermati per problemi minori e oggettivamente facilmente sanabili – conclude l’On. Cafeo – ma non possiamo non stigmatizzare le eventuali responsabilità tecniche e le responsabilità politiche delle indicazioni dei commissari, per quella che resta comunque una vera e propria debacle”.
“L’importanza strategica e il fondamentale ruolo svolto dal depuratore consortile gestito da I.A.S. per tutto il territorio è cosa ben risaputa, così come note sono purtroppo le tensioni e le polemiche che periodicamente scaturiscono attorno alla governance della società; tuttavia, proprio per salvaguardare un’infrastruttura indispensabile per il funzionamento della zona industriale e legata alla salute pubblica abbiamo deciso di fare chiarezza su quanto accaduto in questi ultimi mesi, convocando in un’audizione all’ARS, in III Commissione, i vertici di IAS a cominciare dal direttore generale, i componenti del CDA, i rappresentanti dell’assemblea dei soci, il collegio sindacale e i membri dell’OdV”.
A renderlo noto è l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Oggetto della convocazione, finalizzata ad ottenere la massima trasparenza per i soci e per l’ampia platea di cittadini interessati dal corretto funzionamento dell’infrastruttura – spiega l’On. Cafeo – sarà la verifica di circostanze emerse sia dagli articoli diffusi a mezzo stampa sia da singoli esposti ad opera del collegio sindacale o dei soci, legati alla verifica dei requisiti di alcune nomine all’interno del CDA e a specifiche azioni per le quali è richiesta la congruità con quanto permesso dallo statuto societario”.
“In particolare, nel corso dell’audizione chiederemo di relazionare sulla nomina della sig.ra Carmela Contento, per la quale non sussisterebbero i requisiti di compatibilità con il ruolo di membro del CDA ma che nonostante questo è stata prontamente trascritta presso il registro delle imprese della Camera di Commercio – prosegue l’On. Cafeo – oltre a definire con quale autorità e con quali poteri il CDA ha potuto modificare, ridimensionandoli, compiti e prerogative del direttore generale, alla luce dell’attuale statuto ancora in vigore”.
“C’è grande voglia di chiarezza, trasparenza e legalità in ogni ambito, inclusa ovviamente la gestione di un bene così importante come il depuratore – conclude l’On. Cafeo – per questo faremo tutto quanto in nostro potere per fare luce sulla vicenda, nell’interesse esclusivo delle imprese e dei cittadini”.
“L’escalation di violenze, intimidazioni e atti criminali che sta interessando Siracusa in questo periodo desta allarme e preoccupazione tra i cittadini e le attività commerciali spesso oggetto di queste azioni, per questo è arrivato il momento che le istituzioni diano delle risposte e dimostrino con i fatti la loro vicinanza”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Ho scritto una lettera al sottosegretario all’Interno, On. Nicola Molteni, per sottoporgli le condizioni delle forze di polizia impegnate a garantire l’ordine pubblico nel nostro territorio – prosegue l’On. Cafeo – in carenza di organico per oltre il 30% e impegnate al contempo su due importantissimi fronti, da una parte la lotta al Covid e la verifica del rispetto delle quarantene per i positivi, dall’altra le operazioni di riconoscimento e controllo degli immigrati sbarcati sulle nostre coste, spesso vittime di abusi e di criminali trafficanti di uomini”.
“Si tratta indubbiamente di una situazione difficile alla quale è necessario rimediare al più presto – continua Cafeo – incrementando personale e mezzi a disposizione del territorio, in modo da compensare lo sforzo straordinario chiesto alle nostre donne e ai nostri uomini, impegnati tutti i giorni con grande professionalità e senso del dovere in prima linea”.
“L’obiettivo finale – conclude l’On. Cafeo – è quello di poter finalmente aumentare i controlli sul territorio, oggi di fatto in mano a piccole bande che credono di poter comandare in città, ripristinando l’ordine e la legalità e tutelando così la cittadinanza”.
“L’ipotesi di una città importante e prestigiosa come Siracusa senza la possibilità di praticare sport o semplicemente di andare a vedere manifestazioni sportive è inimmaginabile, a prescindere delle motivazioni e dal merito delle controversie attualmente in essere”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Pur essendo ovviamente facoltà dell’amministrazione comunale quella di revocare la concessione al gestore della Cittadella dello Sport, l’opera principe per lo sport siracusano voluta dall’indimenticato Concetto Lo Bello, è evidente che manca al momento una programmazione a lungo termine per il futuro – prosegue l’On. Cafeo – anche perché non è seriamente credibile un ritorno alla gestione diretta da parte del comune, vista la carenza ormai cronica di risorse e di personale”.
“Non ci interessa in questa sede entrare nel merito della controversia tra comune e gestore, anche se come l’esperienza insegna arrivare alle carte bollate e ai tribunali ha come prima conseguenza diretta la creazione di disagi per i cittadini e le associazioni sportive che fruiscono degli impianti – continua Cafeo – quello che preme a tutti è sapere cosa accadrà alla scadenza dei termini per la restituzione della struttura e soprattutto se verranno risolti a breve tutti i problemi di sicurezza e di messa a norma dei certificati antincendio e di agibilità, riguardanti anche lo stadio Nicola De Simone, impedimenti che hanno costretto le squadre della nostra città, persino quelle impegnate nei campionati di massima serie di pallanuoto e pallamano, a giocare senza i propri tifosi tra il pubblico”.
“L’inasprimento delle posizioni e in generale l’incapacità di mantenere un dialogo costruttivo ha riportato la città anni luce indietro dal punto di vista dello sport – conclude l’On. Cafeo – ma soprattutto ha mostrato il fianco di un’amministrazione che non è in grado di garantire servizi fondamentali per la collettività”.
“I siciliani e i siracusani in particolare hanno avuto, nei giorni scorsi, un piccolo assaggio dei disservizi causati dalla saturazione delle discariche dei rifiuti in tutto il territorio, una conseguenza inevitabile figlia di una serie di errori strategici accumulati negli anni, quando invece di decidere pensando al futuro si conducevano insensate battaglie di principio; per questo è necessario al più presto un termoutilizzatore nel siracusano”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Paghiamo in particolare il blocco delle autorizzazioni nella commissione VIA-VAS – spiega l’On. Cafeo – e la scelta di non dare spazio ai privati per la realizzazione degli impianti di trattamento della raccolta differenziata, destinati nelle intenzioni a essere di esclusiva pertinenza pubblica ma poi, come purtroppo facilmente intuibile, mai realizzati”.
“Paghiamo inoltre le incongruenze di un governo impegnato per oltre tre anni a individuare commissari per le SRR, Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, nuovi ma pur sempre inefficaci <<carrozzoni>> il cui obiettivo inserito nell’acronimo può benissimo dichiararsi non raggiunto – prosegue Cafeo – oltre a proseguire la sua battaglia personale contro l’imprenditoria e l’industria, all’inizio il nemico da abbattere ma oggi, di fronte alla drammatica emergenza, tardivamente tirate in ballo”.
“La manifestazione di interesse regionale finalizzata alla realizzazione di due termoutilizzatori, uno in Sicilia Occidentale e l’altro in Sicilia Orientale, prorogata recentemente fino al 2 novembre, rappresenta di fatto l’unica speranza concreta di vedere in futuro la fine dell’emergenza rifiuti – conclude l’On. Cafeo – per questo auspico che nell’analizzare le offerte pervenute, si valutino le proposte basate su nuove, più efficienti e meno impattanti tecnologie, spostando finalmente la prospettiva verso una visione a lungo termine”.
“Ho appreso con soddisfazione ma senza particolare sorpresa della notizia inerente l’archiviazione nei miei confronti disposta dal Gip in merito all’inchiesta sugli asili nido a Siracusa, partita nel 2016 e giunta oggi finalmente all’unico esito possibile”.
A renderlo noto è l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Non ho mai avuto alcun dubbio sull’esito dell’inchiesta – commenta l’On. Cafeo – sia per la consapevolezza di essere completamente estraneo ai fatti sia per la fiducia che, nonostante il clima non sereno vissuto in quegli anni a Siracusa, ho sempre riposto nella Magistratura”.
“Proprio in virtù di queste convinzioni, ho preferito nel corso degli anni mantenere un profilo basso, ignorando gli attacchi a sfondo giustizialista che però si sono dimostrati, come spesso accade, strumentali e soprattutto lontani dallo spirito garantista che contraddistingue il nostro sistema giudiziario – prosegue l’On. Cafeo – fondato per fortuna sul riconoscimento dei diritti costituzionalmente garantiti e non sui post attira-like dei social”.
“Andando però oltre la mia vicenda personale, è evidente ormai la necessità di una riforma della Giustizia che intervenga sia sui tempi sia sulle conseguenze dei ritardi per la vita delle persone e delle imprese interessate da procedimenti giudiziari – conclude l’On. Cafeo – per questo sostengo con convinzione e invito a firmare per il referendum sulla Giustizia, nella speranza che possa spingere Politica e Magistratura ad affrontare finalmente un tema che oltre a condizionare le carriere di politici e magistrati, rappresenta spesso uno dei disincentivi agli investimenti nel nostro Paese”.
“Come annunciato la scorsa settimana, stiamo seguendo con attenzione le sorti del trasporto degli studenti in provincia di Siracusa, ormai prossimi all’avvio del nuovo anno scolastico”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Sono dunque pronti e già disponibili i 15 autobus in più messi a disposizione dai privati a sostegno dell’AST per il trasporto in sicurezza dei ragazzi e delle ragazze nelle scuole della provincia – spiega l’On. Cafeo – ma ad oggi risultano assenti 11 autisti, indispensabili per l’effettivo funzionamento dei mezzi”.
“A causare questo inconveniente il solito intoppo nella macchina burocratica della Regione – prosegue Cafeo – che ha ritardato le procedure con le quali si permetteva all’AST l’assunzione tramite agenzia di lavoro interinale degli 11 autisti mancanti”.
“Confidiamo in un rapido sblocco della situazione che continueremo ovviamente a monitorare – conclude l’On. Cafeo – affinché non siano come al solito gli studenti a subire le conseguenze della elefantiaca burocrazia regionale”.
“A pochi giorni dall’avvio ufficiale del nuovo anno scolastico e con i dati della pandemia che in Sicilia restano preoccupanti, ho chiesto delucidazioni a S.E. il Prefetto di Siracusa e all’assessore Falcone sulle soluzioni messe in campo per limitare il rischio di contagio tra gli studenti, in particolare a bordo dei mezzi pubblici destinati al trasporto da e verso le scuole”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Ho ricevuto ampie rassicurazioni sia da parte del Prefetto sia dall’assessore regionale ai Trasporti – spiega l’On. Cafeo – sono stati infatti previsti a disposizione degli studenti della provincia ulteriori 15 autobus, in grado di garantire il limite di legge attualmente in vigore sui mezzi pubblici ossia l’80% della capienza massima consentita”.
“Considerata anche la recente introduzione del green pass per il personale docente e non docente, spero in un inizio di anno scolastico sostanzialmente tranquillo – prosegue Giovanni Cafeo – senza tuttavia abbassare neanche per un attimo l’attenzione sulle norme di sicurezza generale”.
“Ovviamente vigileremo come sempre sugli impegni assunti in favore degli studenti – conclude l’On. Cafeo – ma colgo l’occasione per augurare a tutti buon anno di lavoro e di impegno proficuo, ricordando soprattutto alle ragazze a ai ragazzi che un piccolo segno di attenzione nei comportamenti oggi potrebbe evitare per il futuro guai ben più gravi a voi e ai vostri cari”.
“La vicenda di cronaca che ha visto coinvolti un commercialista e un albergatore, proprietari di casa in Ortigia a seguito di un investimento deciso proprio per la bellezza dei luoghi e recentemente aggrediti da un ristoratore, pone l’accento su due punti fondamentali e cioè l’assoluto rifiuto per qualunque forma di violenza, sempre e comunque inaccettabile ma al contempo la necessità di ribadire, qualora ce ne fosse il bisogno, che non è possibile criminalizzare un’intera categoria produttiva come quella dei ristoratori, peraltro reduci da una delle crisi peggiori della storia moderna”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Piuttosto che aprire il processo pubblico nei confronti dei ristoratori di Ortigia, è evidente che bisogna chiarire nettamente le differenze tra chi esercita nel pieno rispetto delle regole e quindi va tutelato e incentivato, sobbarcandosi spesso investimenti ingenti proprio per la sicurezza e la sostenibilità e chi invece agisce nella parziale o addirittura completa illegalità – spiega l’On. Cafeo – in un contesto di generale liberi tutti verso il quale l’amministrazione dovrebbe avere il pugno duro”.
“La verità è che purtroppo si sta per concludere una stagione deludente per tanti motivi, non ultimo quello legato a un’emergenza sanitaria che ha portato la Sicilia ad essere la prima regione per numero di contagi da covid – prosegue Giovanni Cafeo – e che dovrebbe partire sin da adesso la programmazione per la prossima, provando per una volta a guardare avanti nelle scelte, senza improvvisazioni dell’ultimo minuto”.
“L’auspicio è che i due proprietari aggrediti che hanno deciso di mettere in vendita la loro casa di Ortigia ci ripensino – conclude l’On. Cafeo – perché la bellezza dei luoghi resta mentre la maleducazione e la violenza per fortuna potrebbero interrompersi, a patto di cominciare a cambiare seriamente approccio nella gestione del <<salotto buono>> di una città che ha l’ambizione di candidarsi quale capitale italiana della cultura”.
“Lo scorso 9 luglio, in occasione della ripresa delle iniziative collegate al progetto ReStart, comunicammo ufficialmente l’avvio dei lavori per l’insediamento di due tavoli legati ad altrettanti modelli di sviluppo per la nostra città, definiti non a caso complementari e mai antitetici ossia quello per la preparazione del dossier destinato alla candidatura di Siracusa a capitale europea della cultura nel 2033 e quello destinato ad immaginare il polo industriale quale epicentro della transizione energetica”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“L’indispensabile premessa serve per comprendere come la proposta successiva dell’amministrazione di Siracusa, ossia quella di candidare la città a capitale della cultura italiana del 2024, segua coerentemente un solco già tracciato che in linea teorica ci vede favorevoli e interessati – prosegue Cafeo – ma che all’atto pratico si scontra con problemi enormi ed eterogenei, da affrontare e provare a risolvere in un tempo limite oggettivamente impossibile anche se, ovviamente, spero di sbagliarmi”.
“Preparare un dossier così importante come quello per la candidatura a capitale italiana è un lavoro serio, complesso e strutturato che non può ridursi a uno spot per l’amministrazione che lo propone – continua l’On. Cafeo – ma che anzi deve provare a distaccarsi completamente dalla politica per aprire alla società civile, agli esperti e a chi può davvero offrire una nuova visione della città, slegata dal concetto manicheo di chi divide i cittadini in <<chi è con me>> oppure <<chi è contro di me>>”.
“Per questo, quando abbiamo immaginato insieme ad esperti di alto profilo un modello di sviluppo basato sulla cultura, non abbiamo pensato a brevissimo termine, come in questo caso, ma a programmare per tempo una sfida di altissimo livello – spiega ancora Giovanni Cafeo – imbarcandoci letteralmente in un progetto che, pur scadendo tra 12 anni, di fatto ci vede quasi al limite per l’enorme mole di lavoro preliminare necessario”.
“In ultimo, ma non per importanza, ritengo inopportuna se non proprio sgradevole la palese politicizzazione dell’iniziativa – conclude l’On. Cafeo – citata non a caso pochi giorni dopo in un <<messaggio alla nazione>> diffuso dall’assessore alla Cultura su un ipotetico patto per la città il cui obiettivo, come è evidente, è più legato alla ricerca della riconferma delle posizioni attraverso un’ecumenica richiesta di aiuto elettorale che all’effettivo ritorno di immagine per la città”.
“Piena solidarietà e vicinanza al presidente Musumeci per il vile atto intimidatorio che lo ha visto inconsapevole protagonista, un gesto vigliacco che desta preoccupazione in tutti i siciliani per bene”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Le deliranti rivendicazioni di chi immagina complotti di fronte a qualunque novità, come la tecnologia 5G diffusa ormai in tutto il mondo, non possono diventare oggetto di escalation così pericolose – conclude l’On. Cafeo – per questo auspico che si faccia immediatamente luce sulla vicenda, individuando al più presto i responsabili”.
“Abbiamo appreso come al solito a sorpresa e senza un preventivo confronto con i territori e con le forze di governo dell’introduzione della zona arancione in 8 comuni del siracusano, tra i quali di fatto quelli della zona sud a più forte vocazione turistica come Avola, Noto e Pachino, un provvedimento del Presidente Musumeci che arriva tanto per cambiare carico di dubbi interpretativi, confusione e incertezze”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, deputato regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Al di là del merito del provvedimento, condivisibile negli intenti di stimolare un più ampio ricorso alla vaccinazione proprio nelle zone in cui la percentuale di immunizzati è minore, prosegue la cattiva abitudine di prendere decisioni importanti calandole dall’alto – spiega Cafeo – senza il coinvolgimento attivo delle forze di maggioranza ma soprattutto dei sindaci e dei rappresentanti delle attività produttive che, di fronte a limitazioni così estemporanee, non hanno il tempo di riorganizzarsi e adattarsi, quanto meno per limitare i danni”.
“Ad aggravare la situazione ci sono poi i dubbi interpretativi dell’ordinanza, attiva peraltro da sabato e non come d’abitudine dal lunedì – prosegue l’On. Cafeo – che sta creando numerosi disagi soprattutto tra i ristoratori impegnati nel settore del catering e degli eventi, per i quali non si sa ancora il destino, nonché tra gli stessi cittadini che non sanno se saranno costretti a rinviare le loro cerimonie”.
“Nel ribadire ancora una volta l’appello alla vaccinazione – conclude l’On. Cafeo – auspichiamo a breve un rapido chiarimento della situazione ma soprattutto un cambio di passo deciso nelle modalità di coinvolgimento dei territori e nella comunicazione, visto che per argomenti così importanti non è possibile procedere navigando a vista e improvvisando”.
“Se l’obiettivo era quello di togliere valore al green pass nazionale, fornendo ulteriori alibi a chi persevera nel protestare contro il suo utilizzo, la recente ordinanza del Presidente della Regione che istituisce nuove zone arancioni in 8 comuni della provincia di Siracusa e a Catenanuova, confermando Niscemi e Barrafranca, ha pienamente raggiunto il suo obiettivo”.
Ad intervenire sono i parlamentari regionali della Lega Giovanni Cafeo, Carmelo Pugliara, Luca Sammartino e Marianna Caronia, commentando la recente ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 88 del 02 settembre scorso.
“Il paradosso di un’ordinanza pensata male e scritta ancora peggio permetterebbe ad un cittadino munito di green pass di ignorare gran parte delle limitazioni imposte dall’ordinario regime di zona arancione, come il coprifuoco o l’invalicabilità dei limiti del comune interessato dal provvedimento – spiegano i quattro parlamentari – consentendogli anche di andare al ristorante fino alle 22, in virtù di specifica deroga, ma non di partecipare ad un matrimonio o ad un banchetto in generale, nonostante l’obbligo di green pass sia stato introdotto proprio per gli eventi di questo tipo”.
“Entrando in vigore il primo sabato di settembre, tradizionalmente uno dei mesi più scelti dalle coppie per sposarsi, l’ordinanza di fatto crea un danno immediato proprio a chi aveva organizzato il matrimonio pensando di essersi lasciato alle spalle ogni problema grazie all’obbligo del green pass – continuano i quattro deputati siciliani – ma che dall’oggi al domani si ritroverebbe costretto come minimo a spostare la data se non addirittura a cancellare i festeggiamenti”.
“A questo punto delle due l’una – proseguono Cafeo, Pullara, Sammartino e Caronia – o si ritorna al regime ordinario di zona arancione generale per tutti, causando però gravissimi danni alle imprese e ai cittadini, specie in presenza di eventi pianificati con scadenza ormai prossima, oppure, come è più saggio, si pensa ad una deroga immediata che applichi concretamente tutti i vantaggi del green pass, abolendo ogni limitazione per i suoi possessori anche in zona arancione, inclusa ovviamente la partecipazione ai banchetti e agli eventi”.
“Ogni intervento e ogni decisione deve avere come obiettivo comune quello dell’incentivazione delle vaccinazioni e del contenimento dei contagi – concludono i deputati regionali della Lega – per questo è necessario sia un confronto costante con i sindaci e con le voci produttive del territorio, sia una più accorta analisi dei criteri di rischio che devono essere necessariamente parametrati al contesto demografico reale delle comunità coinvolte”.
“Prima della pausa estiva il consorzio di bonifica si era impegnato ad eseguire dei lavori in emergenza per la riattivazione delle vasche di Baragne, al fine di ripristinare almeno in parte la funzionalità dell’acquedotto Galermi e provare a limitare i già ingenti danni subiti dagli agricoltori; come noto, l’intervento non è andato a buon fine a causa della scoperta di nuove perdite ed è stato rinviato al ritorno dalle ferie ma, ad oggi, non risulta alcun cantiere aperto e l’acqua, tanto per cambiare, resta un lontano ricordo”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“È evidente che non si può più andare avanti così – prosegue l’On. Cafeo – ma per risolvere definitivamente la questione, è necessario un doppio approccio, ossia prima completare i lavori in emergenza, velocemente e senza ulteriori tempi morti, ma poi immaginare un intervento legislativo speciale, giustificato anche dalla particolare natura dell’opera idraulica che è anche un bene architettonico di grande interesse storico e culturale”.
“Naturalmente, non possono passare sotto traccia le colpe della politica, perfettamente <<bipartisan>> – continua ancora Giovanni Cafeo – che negli anni ha sempre sottovalutato la questione, affossando la legge di riforma dei consorzi di bonifica, di cui sono relatore, ma soprattutto mostrando evidente malafede, ignorando le richieste di rendicontazioni delle consulenze e degli incarichi esterni affidati dal consorzio di bonifica nelle ultime due legislature. Se poi a tutto questo aggiungiamo l’inopportuna nomina di ben 11 dirigenti nei consorzi della Sicilia Orientale, in gravi difficoltà economiche e con stipendi in arretrato per i dipendenti, ecco che il quadro a tinte fosche è compiuto”.
“Ma tutta la vicenda legata al Canale Galermi pone al centro ancora una volta la bassa attenzione che viene riservata in Sicilia ad una risorsa limitata ma indispensabile come l’acqua – spiega Giovanni Cafeo – visto che al di là dei disservizi per i concessionari, è l’enorme quantità di acqua sprecata che dovrebbe far gridare allo scandalo e attivare al più presto gli interventi necessari, specie nella stagione torrida e in una Sicilia dove in alcuni territori il prezioso liquido viene letteralmente razionato”.
“Proprio perché è finita la pazienza di tutti, a cominciare ovviamente dai concessionari del Galermi, potrebbe essere arrivato il momento di guardare avanti verso nuove forme di gestione dell’acquedotto – conclude l’On. Cafeo – coinvolgendo maggiormente quegli stessi privati che già negli anni, a loro rischio e pericolo, hanno spesso eseguito opere di manutenzione senza autorizzazioni ma supplendo <<obtorto collo>> alle carenze del pubblico”.
“Come annunciato lo scorso 29 luglio, il consorzio di Bonifica ha provveduto ad effettuare i lavori in emergenza nelle vasche di contrada Baragne, al fine di rendere fruibile l’acquedotto anche nelle zone attualmente non raggiunte e per questo in grave sofferenza ma, al netto della paradossale propaganda mediatica, le cose non sono purtroppo andate come dovevano”.
A renderlo noto è l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Mentre si provava ad immettere l’acqua nelle vasche di Baragne, dopo la sistemazione del collettore, ci si è resi conto che a causa di una valvola di fondo difettosa, gran parte dell’acqua è andata perduta – spiega l’On. Cafeo – impedendo così anche alle vasche Monteforte di raggiungere il livello necessario per poi alimentare l’acquedotto”.
“Nei giorni in cui Siracusa conquista il poco invidiabile primato di città più calda d’Europa – prosegue Cafeo – apprendere che per sistemare la paratia difettosa bisogna aspettare fin dopo il 20 agosto a causa delle ferie delle squadre di intervento non può essere accettabile, specie per gli agricoltori che hanno già in buona parte compromesso il raccolto”.
“Fatto salvo il lavoro importante degli operai impegnati, è chiaro che non si può restare indifferenti di fronte all’inefficienza e alla supponenza di chi crede di poter prendere in giro i concessionari e gli agricoltori che non vedono acqua da mesi – conclude l’On. Cafeo – pensando di camuffare prima a colpi di nomine dirigenziali e poi con immaginari successi mediatici un fallimento che è invece sotto gli occhi di tutti”.
“Accogliamo con soddisfazione la notizia del reintegro della consigliera comunale di Palazzolo Acreide Giulia Licitra, ingiustamente estromessa dalla massima assise cittadina dopo un voto seguito da numerose polemiche lo scorso novembre”.
A darne notizia è l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Il Tribunale di Siracusa ha dunque dato ragione alla consigliera Licitra, come da sempre avevamo sostenuto – spiega l’On. Cafeo – in una battaglia che aveva assunto, inutile negarlo, più i contorni di una <<punizione>> politica che di effettiva applicazione della legge”.
“Alla consigliera Licitra, tornata pienamente in attività in virtù di questa sentenza, vanno gli auguri di buon lavoro al servizio della splendida Palazzolo Acreide – conclude l’On. Cafeo – mentre auspico che il clima da caccia alle streghe che ha creato i presupposti per questo errore di fatto oltre che di diritto cessi al più presto, proprio nell’ottica di una sempre più necessaria pacificazione sociale con l’obiettivo di raggiungere al più presto gli obiettivi di miglioramento e di ripartenza per tutta la collettività”.
“Attraverso la misura 2.51 “diversificazione alla ricerca di nuovi siti per l’acquacoltura” del PO- FEAMP 2014/2020, la Regione Siciliana, Assessorato Regionale Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Dipartimento della Pesca Mediterranea, con il DDG n. 259 del 08/07/2021 ha approvato l’avviso pubblico per la Manifestazione di interesse per la selezione di un organismo pubblico – soggetto attuatore – nel progetto “Laghi Vivi 2.0” misura a titolarità n. 2.51del PO-FEAMP 2014-2020 sull’areale del Lago Biviere di Lentini.”
A darne notizia è l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“ Si tratta di un progetto importante, portato avanti da un ATS con capofila il comune di Lentini, per il quale abbiamo lavorato a stretto contatto con tecnici e amministratori del territorio – spiega l’On. Cafeo – al fine di predisporre un incubatoio di materiale ittico per ricostituire e salvaguardare la biocenosi del lago ed attivare degli interventi ad hoc riguardanti l’adeguamento delle sponde ai fini didattici e di pesca sportiva, costituendo un centro ittiogenico che serva a ripopolare ed incrementare le specie autoctone del lago”.
“Per il raggiungimento di questo importante obiettivo, come mia abitudine, piuttosto che millantare meriti eccezionali desidero ringraziare tutti coloro i quali si sono spesi con impegno e dedizione – continua l’On. Cafeo – a cominciare dal coordinatore del 4° Settore del comune di Lentini dott. Salvatore Lombardo, il dott. Alfonso Milano, dirigente responsabile del Servizio 2 – Pesca e acquacoltura della Regione Siciliana e il tecnico dott.ssa Tiziana Fraschilla”.
“L’attuazione del progetto Laghi Vivi 2.0 permetterà all’intero territorio di potenziare i flussi turistici – conclude l’On. Cafeo – generando nuove economie completamente sostenibili e in linea con le direttive Europee legate al Green New Deal”.
“Si svolgerà domani a Palermo intorno a mezzogiorno l’ennesima riunione avente per tema il destino del canale Galermi e lo sblocco delle risorse destinate alla sua manutenzione che, approvate nell’ultima finanziaria grazie a un mio emendamento, ancora oggi non riescono ad essere spese per incomprensibili artifizi burocratici e scarichi di responsabilità”.
Lo rende noto l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“La vicenda del Galermi potrebbe essere tranquillamente utilizzata come manifesto dell’inefficienza e della superficialità della regione Siciliana – spiega Cafeo – specie in un periodo come questo dove con il clima torrido e in piena emergenza incendi si preferisce continuare ad ignorare gli sprechi idrici, mentre si amplifica ogni giorno la necessità e quindi il valore di un bene preziosissimo come l’acqua, soprattutto per il comparto agricolo”.
“Alla riunione parteciperà l’assessore all’Agricoltura Scilla, i rappresentanti del Genio Civile e del Consorzio di Bonifica oltra al dirigente del dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale – prosegue l’On. Cafeo – e finalmente proveremo ad individuare una volta per tutte il soggetto che dovrà effettuare i lavori già finanziati, provando a far cessare un’imbarazzante diatriba le cui conseguenze, ancora una volta, ricadono sugli agricoltori e sui titolari di concessione del canale, oggi in alcuni punti quasi a secco”.
“È evidente che non smetteremo un secondo di monitorare la situazione finché non arriveremo all’obiettivo – conclude l’On. Cafeo – specie dopo il sopralluogo dello scorso mese nel quale dimostrammo non soltanto che nel canale l’acqua è presente ma che interventi non autorizzati ne bloccavano l’afflusso in specifici punti, impedendone la regolare fruizione”.
“Il potenziamento dei servizi sociali è uno di quegli aspetti diventati se possibile ancora più cruciali proprio a causa della pandemia, per questo diventa inaccettabile prendere atto che nell’attuale legge di Bilancio nazionale, a causa di un paradosso inserito tra le righe delle norme approvate, le aree che godono già di un servizio avanzato potranno attingere ad ancora più risorse mentre i comuni con carenza di assistenti sociali si vedranno ulteriormente danneggiati e ridimensionati”.
A denunciare questa situazione è l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione Ars Attività Produttive.
“In particolare, nel testo approvato si considerano i LEP, livelli essenziali delle prestazioni, pari a un assistente sociale ogni 5000 abitanti – spiega Cafeo – ma nella medesima norma è anche prevista una limitazione per le assunzioni se gli assistenti sociali sono meno di uno su 6500, creando proprio il paradosso che vede un potenziamento del servizio nelle zone comunque già coperte e un sostanziale abbandono per il resto dei territori, basti pensare alle risorse assegnate alla Sicilia, 1,7 milioni, inferiori a quelle previste per il solo comune di Torino”.
“Dispiace ancora di più apprendere che alla redazione della norma hanno contribuito proprio parlamentari siciliani, a cominciare dalla presidente della Commissione Affari Sociali alla Camera – continua Cafeo – un fatto che preoccupa perché, escludendo ovviamente l’intenzione di danneggiare volutamente il sud, l’unica altra spiegazione non può che essere legata o alla superficialità nell’affrontare l’argomento o peggio ancora all’incapacità di comprendere la norma”.
“Auspico che l’impegno del Ministro Orlando per sanare questa ingiustizia non si limiti alla ridistribuzione delle risorse del Fondo Povertà 2021 così come annunciato – conclude l’On. Cafeo – ma si concretizzi con la presentazione di un intervento legislativo di sostanza che corregga in senso perequativo una norma che rischia, allo stato attuale, di essere addirittura incostituzionale”.
Pachino News – Pachino, Italia Viva si smarca dalla campagna elettorale. Ma Cafeo affiancherà Midolo
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“Ha avuto l’unica conclusione possibile la paradossale vicenda con protagonista un imprenditore che, approfittando della stagione estiva, voleva avviare un’attività commerciale in un chioschetto di Ognina, zona balneare molto frequentata; attraverso un vero e proprio blitz pseudo-ambientalista però, avallato incredibilmente dall’amministrazione comunale di Siracusa, l’imprenditore prima si è visto sequestrare i manufatti e poi è dovuto ricorrere alle vie legali per riottenere il maltolto”.
Lo rende noto l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Il Tribunale di Siracusa ha infatti accolto l’istanza di riesame presentata dall’imprenditore, disponendo l’immediata restituzione del container, peraltro ancora in fase di costruzione e di tutte le strutture accessorie, inclusa la base in calcestruzzo già esistente da tempo in quella zona – spiega l’On. Cafeo – ingiustamente sottoposte a sequestro dietro istanza dell’ufficio Urbanistica del comune di Siracusa”.
“La vera e propria cantonata presa dagli uffici comunali è conseguenza diretta di un mirato e ben organizzato intervento sui social network da parte di una frangia dei soliti ambientalisti da tastiera, più avvezzi a denunciare scandali con il telefonino che guardando le carte, ai quali il comune si è accodato in maniera pedissequa – continua Cafeo – costringendo l’imprenditore ad adire le vie legali per ristabilire la giustizia”.
“L’ennesima presa di posizione contro l’iniziativa d’impresa ad opera del comune di Siracusa però porta con sé conseguenze ben più nefaste del caso specifico – prosegue l’On. Cafeo – perché il messaggio che passa, e cioè che basta un post sui social dei soliti noti per bloccare qualunque iniziativa economica in città, rischia di disincentivare anche chi proprio a Siracusa vorrebbe investire per creare impresa e quindi lavoro, visto che oltre al requisito del rispetto delle leggi e dei regolamenti esistenti, imprescindibile, per avviare un’attività sembra necessario non essere inviso ad alcuni gruppi di interesse particolarmente attivi in città, pena il boicottaggio dell’impresa”.
“Auspico quindi che dopo questa vicenda cambi l’atteggiamento dell’amministrazione comunale di Siracusa – conclude l’On. Cafeo – magari slegandosi dai social network nel prendere le proprie decisioni e instaurando finalmente un dialogo proficuo e costruttivo con chi in questa città ha deciso di investire risorse”.
“Questa mattina ho presentato istanza al presidente dell’ARS, così come previsto dalla legge, per poter esercitare il ruolo di autenticatore delle firme dei cittadini sottoscrittori dei referendum <<Eutanasia legale – liberi fino alla fine>> e <<Giustizia giusta>>.
A renderlo noto è l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Il referendum sull’eutanasia in particolare riguarda la parziale abrogazione dell’art. 579 cp. – spiega l’On. Cafeo – nella parte in cui si punisce il cosiddetto <<omicidio del consenziente>>, un reato speciale rispetto a quello di portata generale di cui all’art. 575 cp sull’omicidio, inserito nell’ordinamento per punire specificatamente l’eutanasia”.
“Si tratta di un tema etico sul quale, come le esperienze precedenti ci hanno insegnato, spesso il Parlamento non è stato in grado di intervenire – prosegue l’On. Cafeo – arroccandosi su posizioni ideologiche o peggio tergiversando e perdendo tempo, come se l’importante funzione di rappresentanti del popolo non dovesse includere una netta presa di posizione anche sui temi etici più spinosi”.
“I sei quesiti del referendum <<Giustizia giusta>> invece riguardano alcune innegabili storture e incongruenze che, in attesa di un’efficace riforma della giustizia, alterano i delicati equilibri dei poteri dello Stato – continua Giovanni Cafeo – ponendo proprio il Legislativo e l’Esecutivo quasi un gradino sotto se non addirittura in balia di quello Giudiziario, travisando così l’impostazione del legislatore costituente”.
“Si tratta di un referendum che ha già la quasi certezza di essere presentato, visto il sostegno potenziale di 5 consigli regionali – conclude l’On. Cafeo – ma continuerà comunque la raccolta delle firme dei cittadini che evidentemente, al di là dell’appartenenza politica, condividono con i promotori l’esistenza di un disagio che in qualche modo deve essere superato”.
“L’emendamento al decreto <<Sostegni-bis>> a firma On. Prestigiacomo e supportato da tutti i parlamentari espressione del nostro territorio, inerente un nuovo metodo di accorpamento delle camere di Commercio in Sicilia, seppur con qualche distinguo rappresenta comunque una buona notizia e si inserisce correttamente nel solco degli impegni assunti dall’intera deputazione regionale e nazionale, a tutela delle nostre imprese che, con l’evidente accentramento etneo di questi ultimi anni, hanno visto sminuita la capacità di ricevere dalla camera di commercio servizi e opportunità di sviluppo e investimenti come invece accadeva puntualmente in passato”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“L’utopia dell’accorpamento delle camere del Sudest, mai del tutto concretizzato, ha avuto come principale conseguenza l’ipotesi di vendita dell’asset più strategico del territorio, ossia la società che gestisce l’aeroporto di Catania le cui ambite quote appartengono in parte proprio alla Camera di Commercio e alla ex provincia regionale di Siracusa – spiega l’On. Cafeo – senza dimenticare il già citato accentramento catanese della “supercamera”, con Ragusa e Siracusa ovviamente penalizzate”.
“Oggi, l’opportunità è quella di ristabilire un equilibrio tra l’inevitabile forza delle città metropolitane, le cui camere di Commercio non possono che essere indipendenti, e quelle del resto della Sicilia, rivalutando se necessario il criterio degli accorpamenti – prosegue l’On. Cafeo – al fine di impedire gli inevitabili inconvenienti logistici che si verrebbero a creare accorpando le Camere di Commercio di capoluoghi distanti tra loro centinaia di chilometri ma, al contempo, limitando se possibile i soliti campanilismi a priori da parte di alcune associazioni di categoria e dei sindaci che hanno già gridato allo scandalo per il timore di improbabili posizioni egemoniche della camera di Trapani o addirittura della stessa Siracusa”.
“Ancora una volta però in tutta questa vicenda spicca l’assordante silenzio del Governo Regionale, cui compete, se la norma dovesse essere approvata, la riorganizzazione del sistema camerale siciliano – conclude l’On. Cafeo – un silenzio che testimonia per l’ennesima volta l’intenzione del governo Musumeci di esporsi il meno possibile all’aumentare della <<spinosità>> delle vicende, una tecnica forse utile in campagna elettorale ma deleteria e controproducente se a subirla sono i cittadini siciliani”.
“Lo scorso 9 maggio ha ufficialmente avuto inizio la Conferenza sul futuro dell’Europa, fortemente voluta dal presidente Macron, con lo scopo di aprire un processo di confronto democratico e di coinvolgimento dei cittadini per sviluppare la discussione sul proprio futuro, facendo emergere le aspettative e le proposte di cambiamento che nascono dai territori e dalle comunità locali”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, segretario della commissione ARS Esame delle attività dell’Unione Europea e Presidente dell’Intergruppo Federalista Europeo.
“Nella giornata di ieri, mercoledì 23 giugno, è stato approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana un ordine del giorno presentato dall’Intergruppo Federalista Europeo con l’obiettivo di impegnare il Presidente, gli organi interni competenti e le Commissioni permanenti a promuovere la partecipazione attiva ai lavori della Conferenza sul futuro dell’Europa – continua l’On. Cafeo – anche mediante l’elaborazione diretta di proposte e iniziative da far confluire sulla piattaforma digitale interattiva messa in campo dalla UE”.
“L’OdG presentato impegna inoltre il Governo regionale a sollecitare e sostenere la partecipazione alla
conferenza degli enti locali siciliani, coinvolgendo anche l’ANCI e l’AICCRE, nonché delle forze sociali e della società civile siciliana, anche attraverso la produzione di materiale informativo e la collaborazione con gli uffici regionali della rete Europe Direct – prosegue l’On. Cafeo – senza dimenticare gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado nonché tutto il mondo delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali, accademico e delle realtà dell’associazionismo”.
“Partecipare alla Conferenza sul futuro dell’Europa non deve diventare soltanto un atto formale ma
sostanziale e soprattutto spontaneo – conclude l’On. Cafeo – sia perché guardando alla drammatica crisi provocata dalla pandemia si è avuta ancora una volta la confermato della centralità del quadro europeo nonché della necessità, per le nostre comunità, di reagire unite rafforzando la solidarietà reciproca, sia perché la sfida posta alla nostra società e ai nostri territori dalla transizione ecologica e digitale richiede investimenti e risorse che non sono disponibili a livello nazionale e che devono essere reperite a livello europeo”.
“Lo scorso 14 luglio, accompagnato da alcuni titolari di concessione per l’approvvigionamento idrico, ho effettuato un sopralluogo lungo l’acquedotto Galermi, sia all’altezza delle chiuse di Belvedere sia presso il sito di Pantalica, constatando di persona da una parte la potenziale abbondanza di acqua e dall’altra le condizioni disastrose delle infrastrutture storiche e anche di quelle più recenti, pressoché abbandonate da quando è il Genio Civile ad occuparsi della manutenzione, nonché un’evidente riduzione della portata del canale dopo le paratie di Belvedere, evidentemente chiuse da qualcuno”.
A renderlo noto è l’On. Giovanni Cafeo, segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Già nel luglio del 2018 – ricorda Cafeo – a pochi mesi dal mio effettivo insediamento, avevo presentato un’interrogazione avente per tema “Ripristino e conversione della piena funzionalità del canale demaniale ‘Galermi’”, ottenendo per risposta la prima di una lunga serie di promesse senza seguito”.
“Nel corso della seduta del 28 ottobre 2020, dopo una mia espressa richiesta in merito alle competenze sulla manutenzione del canale, l’allora assessore all’Agricoltura rispondeva sostenendo che entro la prossima estate tutti i problemi sarebbero stati risolti – prosegue l’On. Cafeo – ma purtroppo, come ben sanno gli agricoltori che continuano a pagare il canone, anche questa volta quanto affermato non fu poi seguito dai fatti”.
“Nel dicembre del 2020, a seguito di una mia richiesta di audizione in Commissione alla presenza dei tecnici e dei funzionari della regione e delle associazioni di categoria di settore, si stabiliva che sebbene la proprietà dell’opera fosse del Demanio, ancora incerto era l’ente che avrebbe dovuto occuparsi della manutenzione – continua Cafeo – ossia il Genio Civile o il Consorzio di Bonifica; prosegue quindi il disagio da parte dei fruitori del canale, costretti a subire un odioso ping-pong di responsabilità da parte del governo”.
“Due mesi dopo, a febbraio, chiediamo e otteniamo un incontro con il nuovo assessore regionale Scilla – racconta ancora Cafeo – dal quale riceviamo un impegno di soluzione della vicenda che si trasforma però, purtroppo, nella solita promessa non mantenuta, mentre le condizioni del canale Galermi continuano a peggiorare”.
“Proprio a fine febbraio 2021 comincia il dibattito per la legge di stabilità regionale – prosegue l’On. Cafeo – e in commissione di merito riusciamo a fare approvare l’impegno di spesa per la manutenzione del Canale Galermi, previsto in 500 mila euro, un impegno finalmente concreto a favore dell’importantissima opera storico-idraulica; l’approvazione definitiva dell’emendamento alla legge di stabilità regionale però, come sappiamo, porterà il contributo agli attuali 200 mila euro, tutt’ora disponibili ma inspiegabilmente inutilizzati.”
“Oltre ai noti problemi di manutenzione però, dal sopralluogo effettuato è emersa una ipotesi di responsabilità diretta nel tenere chiuse le paratie di Belvedere – continua Cafeo – le cui conseguenze sembrano evidenti, come da foto allegate, passando in zona Targia, dove da una parte si può vedere il normale scorrere dell’acquedotto e dall’altra uno stillicidio di acqua del tutto insufficiente che, se si dimostrasse dipendere dalla semplice chiusura delle valvole a monte oggetto del sopralluogo, rappresenterebbe una beffa inaccettabile oltre che un evidente danno ai concessionari interessati”.
“Cosa si aspetta dunque a mettere finalmente in moto il cantiere? – si chiede ancora l’On. Cafeo – “Chi ha accesso ai lucchetti delle paratie e può quindi decidere di limitare a piacimento la portata del canale? Possibile che le attenzioni del governo regionale abbiano sempre come oggetto non i siciliani e la gestione ottimale dei servizi essenziali ma piuttosto il riequilibrio delle forze di maggioranza e la riorganizzazione delle poltrone? La risposta a queste domande, purtroppo retoriche, è con tutta l’amara evidenza sotto gli occhi dei cittadini siciliani che ormai hanno capito, loro malgrado, con chi hanno a che fare”.
“Al fine di mettere un punto definitivo a questa vicenda e soprattutto di supportare i cittadini e gli agricoltori titolari di una concessione ad oggi inutilizzabile – conclude l’On. Cafeo – abbiamo deciso di mettere gratuitamente a disposizione un avvocato per avviare una class action e chiedere alla Regione un risarcimento, a ristoro degli oltre due anni di inefficienza dell’opera, per la quale il canone non è mai stato sospeso. Chiunque volesse aderire, può contattare il numero della segreteria 0931-1962200 o la mail info@giovannicafeo.it “.