“L’audizione in III Commissione svolta lo scorso 20 ottobre che aveva tra gli ospiti i rappresentanti dei produttori di frutta in guscio siciliana ha visto protagonista non già la necessità di tutelare le nostre eccellenze ma, tanto per cambiare, l’arroganza al limite del menefreghismo del Governo regionale”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare di Italia Viva e Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“L’assessore Bandiera ha infatti risposto picche alle richieste dei rappresentanti dei vari consorzi produttivi di frutta secca, giustificando il suo atteggiamento con la mancanza di organicità tra i consorzi e le associazioni, prive della certificazione IGP – spiega Cafeo – rimostranze peraltro già presentate nel 2018 e alle quali lo stesso assessore aveva invece riposto con roboanti promesse di rilancio per tutto il settore”.
“In particolare, i produttori di mandorle, pistacchi, nocciole, castagne e carrubbe siciliane chiedono all’assessorato l’istituzione di un tavolo permanente della frutta in guscio – continua Cafeo – l’individuazione di almeno un funzionario referente che si occupi di seguire specificatamente il settore e la costituzione di un osservatorio regionale della frutta in guscio per il monitoraggio della produzione, in termini di qualità e quantità del prodotto”.
“È evidente che nascondersi dietro l’assenza di una certificazione, lasciando i coltivatori in balia degli eventi, non può essere la risposta di un assessorato all’Agricoltura che tiene davvero ai produttori siciliani – prosegue l’On. Cafeo – soprattutto in un periodo nel quale, per i noti motivi legati alla pandemia di Covid-19, sono crollate le richieste da parte dei produttori di confetti e in generale di pasticceria che utilizzava frutta secca”.
“Con un numero di produttori che supera abbondantemente le 15mila unità e con un’attenzione sulle produzioni e sulla raccolta che spesso associava anche momenti di turismo esperienziale, l’atteggiamento del Governo appare davvero inconcepibile – conclude l’On. Cafeo – soprattutto alla luce di altre scelte piuttosto opinabili, se si pensa alle tradizioni siciliane, legate ad esempio alla promozione dei cavalli e delle sugheriere; sarà infine mia premura chiedere sotto forma di interrogazione scritta all’assessore Bandiera ulteriori chiarimenti su quanto detto ma soprattutto non detto in sede di audizione in commissione”.