“Giunge non certo inaspettata la notizia della prossima chiusura della discarica Grotte Sangiorgio, da tempo ormai destinata alla saturazione perché di fatto unico centro di raccolta per i rifiuti indifferenziati non pericolosi di ben 150 comuni, ma dalla Regione Siciliana tutto, come sempre quando i temi sono spinosi, continua a tacere”.
Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale di Italia Viva e Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“La discarica, soggetta ad amministrazione giudiziaria per le note vicende che hanno interessato la società proprietaria Sicula Trasporti, ha avuto il parere negativo al suo ampliamento in conferenza dei servizi da parte dei sindaci di Lentini, Carlentini e Francofonte, una chiara espressione della volontà del territorio – continua l’On. Cafeo – che avrebbe dovuto immediatamente mettere in allarme il Governo regionale, provvedendo per tempo ad un piano alternativo ed efficace per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani indifferenziati”.
“Pur riconoscendo la complessità del tema trattato e le difficoltà ataviche del settore rifiuti che la Sicilia da anni si trascina, avremmo gradito da parte del Commissario Musumeci quanto meno dei segnali di vita, anche chiedendo, se necessario, un confronto con tutte le forze politiche – conclude l’On. Cafeo – al contrario oggi ci domandiamo, non senza preoccupazioni, se esistono ed eventualmente quali sono le intenzioni del Governo per evitare ai siciliani l’ennesimo disagio, peraltro in piena pandemia, se ancora una volta saremo costretti a navigare a vista, affrontando i problemi soltanto quando diventano piena emergenza oppure se, per una volta, si potrà pensare a programmare un piano di intervento finalizzato alla risoluzione della questione a medio e lungo termine, con il contributo costruttivo di tutti”.