Covid-19 e imprese, l’On. Cafeo: “necessario un approccio equilibrato nella stesura dei decreti, indispensabile trarre spunto dai codici di autoregolamentazione stilati dalle varie categorie”
“Nelle ultime settimane il numero di cittadini positivi al covid-19 in tutta Italia è aumentato purtroppo in maniera significativa, costringendo l’autorità pubblica a prendere i necessari provvedimenti per contenerne la portata; tuttavia, nell’individuare tramite decreto l’entità degli interventi, è bene assumere un approccio equilibrato ma soprattutto condiviso con le categorie imprenditoriali interessate”.
Ad intervenire è l’On. Giovanni Cafeo, deputato regionale di Italia Viva e Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“L’errore che il Governo Musumeci non può commettere, in relazione alla specifica situazione Siciliana, è quello di emanare eventuali provvedimenti restrittivi basandosi esclusivamente sui codici Ateco – spiega l’On. Cafeo – senza cioè confrontarsi con le categorie interessate, alcune delle quali, come ad esempio quelle che riguardano la toelettatura per cani e gatti, pur rientrando tra i servizi alla persona non prevedono di certo pericoli di trasmissibilità diretta del virus”.
“A tal proposito un plauso va alla CNA, associazione di categoria che ha scelto in svariati casi, incluso proprio il settore delal toelettatura degli animali, l’adozione di uno stringente protocollo di autoregolamentazione anticovid – prosegue l’On. Cafeo – con regolee ferree e in certi casi anche più rigide di quelle nazionali, documenti dai quali l’autorità pubblica potrebbe trarre il giusto spunto per evitare interventi dannosi e spesso illogici”.
“Anche analizzando l’ultimo DPCM infatti, condivisibile certamente negli obiettivi che si pone, appaiono però strane incongruenze legate soprattutto alle limitazioni per le cerimonie – continua ancora Cafeo – perché se da un lato si fissa a 30 il numero degli invitati massimi consentiti, dall’altro non esistono limitazioni di numero in generale per le attività di ristorazione ma soltanto di orario”.
“Dando per scontato che non possono esistere norme perfette, è altrettanto evidente che soltanto il continuo confronto con gli operatori del settore può dare risultati accettati e condivisi da tutti – conclude l’On. Cafeo – ed è quindi importante prendere spunto dai vari codici di autoregolamentazione già prodotti, visto che la ratio di ogni provvedimento deve essere, prima di tutto, il buon senso nonché la possibilità per le aziende di continuare, in piena sicurezza, a svolgere i propri servizi”.