In giro con il camper, buona la prima!
Sabato 16 e domenica 17 settembre abbiamo cominciato il nostro tour in camper per la provincia di Siracusa.
Sono stati due giorni intensi, ricchi di soddisfazioni ma anche di inevitabile stanchezza!
Abbiamo cominciato a tastare il polso dei nostri concittadini, confrontandoci con i problemi di ogni giorno e provando, insieme, a immaginare soluzioni possibili, senza l’ausilio di bacchette magiche o di roboanti quanto fuori moda promesse elettorali “da marinai”…
La scelta di cominciare il tour di Res dalla zona montana della provincia di Siracusa è nata dall’esigenza di far sentire gli abitanti di quel pezzo di territorio parte integrante della nostra comunità, non cittadini di serie B o peggio ancora semplici numeri.
A Cassaro, a Ferla, a Buscemi, a Buccheri ma anche a Palazzolo Acreide e Canicattini Bagni abbiamo ascoltato storie belle ed emozionanti, abbiamo assaggiato vere e proprie eccellenze del territorio ma soprattutto abbiamo raccolto esigenze della popolazione dettate non dalla voglia di chissà quali privilegi ma soltanto dal desiderio di vivere normalmente e in piena serenità.
Una postazione del 118, una maggiore attenzione per le strade e la loro manutenzione, un incentivo per i giovani affinché dopo gli studi tornino a fare impresa nei luoghi della loro infanzia, limitando lo spopolamento e l’abbandono degli immobili oggi in atto, insomma l’introduzione di politiche serie che riducano il senso di isolamento di queste comunità valorizzandone al contempo le eccellenze, siano esse ambientali, culturali o enogastronomiche; queste, in sintesi, le proposte raccolte nel corso della nostra traversata in camper.
Domenica 17 settembre l’allegra brigata di Res ha solcato le strade del “triangolo delle arance” di Siracusa, ossia Francofonte, Lentini e Carlentini dove gli amici che abbiamo incontrato ci hanno segnalato alcuni problemi molto sentiti nel territorio. Torna in particolare il tema dello spopolamento, soprattutto giovanile ma sull’agricoltura e sulla voglia di fare impresa pesa ancore il ruolo del lavoro nero e del caporalato, fenomeno presente spesso proprio nel periodo della raccolta dell’arance e che di fatto penalizza chi decide di fare impresa nel pieno rispetto della legalità.
La valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale è ancora argomento tabù secondo gli amici interpellati che ritengono poco utilizzate le risorse esistenti, a partire dal bellissimo lago di Lentini.
Spostandoci poi a Sortino e soprattutto a Melilli e Priolo, questi ultimi comuni legati fortemente alla zona industriale di Siracusa, cambiano le esigenze e i problemi evidenziati. Su tutti spicca la necessità di ripristinare il pieno funzionamento del Ciapi e quindi, come conseguenza diretta, riformare la qualità della formazione professionale in Sicilia, modernizzando i corsi e studiandoli in funzioni delle reali esigenze delle aziende. Si è evidenziata poi la necessità di incentivare il recupero del patrimonio immobiliare ad uso industriale e artigianale e di pensare, attraverso l’innovativo strumento del Piano Regolatore Sociale, a uno studio del territorio attento e meticoloso, in grado così di influenzare positivamente lo sviluppo del classico Piano Regolatore Generale.
Insomma, un inizio davvero scoppiettante ma di lavoro da fare ce n’è ancora tanto…non vediamo l’ora di condividerlo con tutti voi!