Musumeci ritiri o modifichi immediatamente l’ordinanza e permetta la consegna a domicilio per i giorni di Pasqua e Pasquetta e nei weekend
“L’obiettivo di tutelare la salute pubblica evitando il propagarsi del contagio da COVID-19 è primario, così come la necessità di rispettare appieno le prescrizioni generali legate al divieto di spostamento ingiustificato e assembramento; quello che diventa meno chiaro da comprendere è l’atteggiamento manicheo del Presidente Musumeci che impone soltanto nei fine settimana e nei festivi il divieto assoluto per le consegne a domicilio delle attività di ristorazione, come se dal lunedì al venerdì invece il rischio fosse minore o assente”.
Ad intervenire è l’On. Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive, raccogliendo l’appello di imprenditori e piccoli artigiani del territorio, ormai allo stremo.
“Proprio grazie alle consegne a domicilio, effettuate nel pieno rispetto della norme di sicurezza personale, molte piccole attività di ristorazione avevano trovato un po’ di ristoro – spiega Cafeo – recuperando una pur minima parte dei mancati incassi dovuti al <<lockdown>> generale; le imminenti festività di Pasqua e Pasquetta avrebbero inoltre potuto rappresentare un’occasione utile per prendere una boccata d’ossigeno”.
“La decisione di chiudere qualunque attività la domenica e i giorni festivi ha comportato al contrario tutta una serie di conseguenze nefaste – prosegue l’On. Cafeo – a cominciare dall’aumento delle code nei supermercati in tutti gli altri giorni della settimana, con relativo rischio di assembramenti, nonché un’impennata delle uscite per fare la spesa proprio a ridosso del weekend, anche da parte di chi avrebbe preferito prenotare e farsi consegnare un pasto pronto a casa”.
“In attesa degli interventi promessi a sostegno delle piccole imprese e dell’artigianato di eccellenza che caratterizza tutto il nostro territorio, al momento bloccati sullo status di <<annunci>>, il Presidente Musumeci farebbe bene ad accogliere le istanze degli imprenditori e persino di parte dei suoi alleati – conclude l’On. Cafeo – ritirando l’ordinanza o almeno modificandola nella parte in cui vieta le consegne a domicilio nei fine settimana e nei festivi”.